Mostra

Collective Behavior

Shahzia Sikander (pakistano-americana, nata nel 1969), Arose, 2020, mosaico di vetro con cornice in ottone patinato, Courtesy Joel S. Pizzuti, © Shahzia Sikander.

Shahzia Sikander: Collective Behavior rappresenta l’esposizione più completa dell’opera dell'artista fino a oggi, evidenziando la sua iconografia distintiva e la continua innovazione attraverso i mezzi espressivi. L’esposizione prende il via con The Scroll (1989-90), opera che l’artista ha realizzato come progetto di tesi di laurea al National College of Arts di Lahore e che ha segnato un punto di svolta, collocandola all'avanguardia del movimento della neo-miniatura. Abbracciando l’intero spettro della sua produzione creativa, dall'opera che ha segnato l’inizio della sua carriera sino ad oggi, Collective Behavior presenta anche nuove composizioni di Sikander che dialogano con l'architettura e la storia di Palazzo Soranzo van Axel, con la città di Venezia e con le narrazioni globali di commercio e scambio artistico.

Più che seguire un ordine cronologico, Collective Behavior si sviluppa attorno alle idee primarie e al lessico delle forme di Sikander, che emergono e ricorrono in tutta la sua produzione. La mostra è suddivisa in tre sezioni:

Point of Departure esplora l'impegno di Sikander nell’illustrare manoscritti storici dell'Asia meridionale e della Persia, rivelando le sue radici in queste tradizioni e la contemporanea rottura con esse.

The Feminine Space evidenzia il costante interesse dell’artista verso le politiche di genere e del corpo, utilizzando un linguaggio visivo dinamico che si è evoluto nel corso della sua carriera.

Negotiated Landscapes and Contested Histories indaga le risposte di Sikander alle complesse narrazioni del colonialismo in Asia meridionale e la loro eredità nelle dimensioni linguistiche, commerciali, imperiali e nei modelli migratori contemporanei.

Ogni sezione è indipendente e al contempo in dialogo con le altre, riflettendo il modo in cui i motivi di Sikander acquisiscono significato sia come unità a sé stanti sia attraverso la reciproca relazione, dando vita a un imponente "comportamento collettivo.” Questa mostra colloca Sikander come artista americana, artista pakistana, artista musulmana, artista femminista e, soprattutto, cittadina globale che esplora il passato per svelare nuove possibilità per il futuro.

La mostra è organizzata e presentata in collaborazione tra il Cincinnati Art Museum e il Cleveland Museum of Art, con il generoso supporto di Terra Foundation for American Art, Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, National Endowment for the Arts, del promotore principale Kenneth J. Birdwell e dei sostenitori individuali Rebecca e Irad Carmi e Lauren Rich Fine.

Collective Behavior ha ricevuto un sostegno finanziario significativo dalla Sean Kelly Gallery e dal CMA Fund for Exhibitions.

Ulteriori contributi provengono da Albert B. Cord Charitable Foundation; Pace Prints, New York; Pilar Corrias Gallery; Twelve Gates Arts; donatori anonimi; Shakila T. Ahmad; Tanu Bhati; Saba A. Chughtai; Julie e Abhijit Desai; Liz Grubow e Jerry Kathman; JoLynn e Byron Gustin, Syed Zubair Haq; Alina Khan; Zofeen Khan; Samar Kaukab e Haroon Moghul; Helen Little; Soumya S. Patnaik; Ron Pizzuti; Kristi Nelson e Stewart Goldman; and Sara M. Vance Waddell.

Enti organizzatori
Cincinnati Art Museum
The Cleveland Museum of Art

Curatori della mostra
Ainsley M. Cameron
Emily Liebert

Artista
Shahzia Sikander

Produzione
D. H. office

Architettura espositiva
Philipp Krummel

Graphic Design
Sebastiano Girardi Studio